20-10-2017 Elena Piantoni

L’autrice sostiene che i miracoli accadono continuamente. Vedremo se, a questa presentazione, la sala sarà gremita…

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31-08-2017 Beppe Turletti

Salvatore Tripodi, autore del volume “Mi hanno mandato lontano. Storia operaia alla Fiat Lingotto”, Boxano Editore, amico e compagno di Giovanni Castellano e protagonista di quel periodo ci ha inviato la seguente riflessione:

Carissimi Laura e Beppe, 

avete prodotto un ottimo libro: papà Giovanni meritava questo ricordo per la sua vita esemplare e sono certo che, potendolo leggere, avrebbe approvato il vostro lavoro e l’avrebbe apprezzato molto. Lo apprezzeranno tutti coloro che avranno la fortuna di leggerlo, perché quella vita sacrificata all’ideale, alla costruzione di una società più giusta e soprattutto più umana, è una delle tante di cui oggi molti si sono dimenticati. Avete fatto un atto di giustizia storica e d’amore. 

Il ricordo che fa Laura del padre è tenero e fa venire la pelle d’oca per la profondità dei sentimenti che riesce a comunicare. La ricostruzione degli avvenimenti personali e il contesto in cui Lui ha vissuto e lottato è precisa e circostanziata, e mi ha riportato indietro nel tempo con la memoria: ho pensato ai tanti militanti del Pci o del Psiup che hanno dedicato la loro vita al bene comune, spendendosi per migliorare la dura vita di fabbrica, cercando di ottenere nuovi diritti (di cui altri hanno beneficiato), pagando prezzi davvero gravosi, finendo anche in prigione, oscurando la vita personale, senza mai avere tempo sufficiente per sé e per la propria famiglia. Era il tempo che lo chiedeva, il contesto storico che obbligava i migliori a occuparsi del bene di tutti. Giovanni ha pagato caramente la sua generosità, altri lo hanno fatto e sono stati più fortunati. 

Laura e Valeria(insieme a mamma Mariuccia) devono essere orgogliose di tale Papà.

Chi si è trovato a svolgere il ruolo che il compagno Giovanni Castellano ha coscientemente scelto di esercitare non poteva chiedersi ciò, lo faceva e basta, convinto- tutti i suoi scritti raccolti nel libro lo dimostrano- di fare la cosa giusta. 

Capita proprio così: se partecipi a un ballo, balli e cerchi di farlo al meglio delle tue capacità. 

Vi ringrazio infine di avermi fatto partecipe di questo vostro “segreto” familiare. 

Rosa Luxemburg scriveva al suo amore Leo Jogiches che “pro captu lectoris habent sua fata libelli”. Anche il vostro libro ha un destino e spero duraturo. Grazie.

Salvatore

Torino, 22 agosto 2017

15-09-2017 Beppe Turletti

La storia dell’operaio comunista Giovanni Castellano presentata alla Festa de l’Unità di Torino.

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10-09-2017 Eugenio Calvi

Alla Festa del libro di Biella, con letture di brani a cura delll’Associazione “Voci di donne”, presentati da Marina De Andrea, con Valeria Amerano e la partecipazione non prevista di Jack…

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10-09-2017 Valeria Amerano

Alla Festa del libro di Biella, con letture di brani a cura delll’Associazione “Voci di donne”, presentati da Marina De Andrea, con Eugenio Calvi e la partecipazione non prevista di Jack…

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Gaetano Pizzuto

Gaetano Pizzuto nasce a Ficarra, nel messinese e giunge a Torino da bimbo dove cresce e vive tuttora. Lavora nel campo artigianale ed intanto si forma una discreta cultura da autodidatta. Ama l’arte in tutte le sue forme ed in particolare coltiva la passione per la poesia. Stimolato da amici e estimatori, anche se un po’ avanti nel tempo, decide di far conoscere le sue liriche con risultati molto incoraggianti.
Consegue il 1° premio e altri riconoscimenti in molti concorsi e i suoi componimenti vengono recensiti dai più noti quotidiani, prestigiose riviste e antologie.
Nel 2007 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie “Tra le onde della nostalgia“edito da Carta e Penna Editore. Nel 2008 pubblica “Il giardino delle chimere” e nel 2010 stampa il terzo libro di poesie “Echi dall’infinito” entrambi editi dalla casa editrice EdiGio’ nella collana “I fenicotteri”.
Nel 2012 pubblica con la casa editrice Genesi la sua ultima raccolta di poesie “Un sogno lungo 90 lune“. Ultimamente scrive articoli per note riviste e periodici e partecipa come ospite a varie trasmissioni radiofoniche che si prefiggono come fine la conoscenza, la divulgazione e l’amore per la poesia.
Nel 2014 si è cimentato, con “Storie da Baci e cuori da lupi“, per la prima volta come scrittore, narrando la storia del gruppo sportivo Valerio Bacigalupo, società sportiva dilettantistica ove è stato prima giocatore e poi allenatore di calcio.

“Storie granata di poeti guerrieri” è la sua opera più recente.

Marco Pogolotti

Marco Franco Pogolotti, nato a Giaveno nell’estate del 1963, vive da più di vent’anni a Trana (To). Ha svolto il suo iter lavorativo in un Istutito di Credito. Vegetariano da oltre trent’anni, coltiva la passione per il Cristianesimo antico e la Pittura moderna.

Enrico Prenesti

Enrico Prenesti è nato a Torino il 7 marzo 1966. Nel 1991 si è laureato in Chimica presso l’Università di Torino, nel 1994 ha completato il Dottorato di ricerca in Scienze Chimiche e nel 1999 è diventato ricercatore universitario di Chimica analitica. Attualmente, ricopre il ruolo di professore associato di Chimica dell’ambiente e dei beni culturali presso il Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino. Tiene regolarmente insegnamenti accademici di Chimica dell’ambiente, di Chimica dei beni culturali e di Chimica degli alimenti. È autore di un centinaio di pubblicazioni su riviste internazionali e di numerose comunicazioni a congressi e convegni. È anche esperto di concettualizzazione, modellizzazione, pratica e docenza della Qualità e dei sistemi per la gestione della Qualità. Oltre al lavoro di docente universitario e di ricercatore in campo chimico svolge attività come divulgatore, conferenziere e formatore in vari ambiti sociali. È attivo sul fronte della crescita e dello sviluppo personale e professionale come autore di saggi, formatore, consulente e life coach ontologico.
È, inoltre, un compositore musicale, specialmente attivo nel campo della scrittura di musica da camera.

07-09-2017 Beppe Turletti

Alla festa della Fiom Torino: incontro, dibattito e spettacolo.

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Michela Punzo

Nasce a Cercola in provincia di Napoli. Indirizzata dal padre all’Istituto Magistrale “Villari “ di Napoli si diploma nel 1975. Sposata con quattro figli.
Lavora come impiegata presso il Politecnico di Torino. Ha un carattere solare, disponibile ed amante delle cose semplici e naturali, non disprezza la buona originalità. Le piace cucinare e la sua casa, la tradizione, il presente. Un po’ meno la TV e la radio. In linea generale detesta i cambiamenti. Le piace tenere sul balcone piccole piante verdi odorose. Ha una passione per i campi e in genere per l’agricoltura. Le piacerebbe coltivare un piccolo terreno.