31 maggio 2021 Giusy Barbagiovanni

riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Leggendo il libro “Una vita tra le figure animate” ho scoperto che la vita di Giusy Barbagiovanni è ed è stata un affascinante viaggio in un mondo che, grazie a lei, ho scoperto conoscere solo superficialmente. Un mondo fatto di Pupi, Marionette e Bambole “Figure Animate” e altre rappresentazioni che colgono i tratti più genuini degli uomini e delle donne, quelli comuni ad ogni cultura. Senza le nostre logore sovrastrutture, quello è il mondo che mi piace, quello che vorrei. 
                                                                                                                                                                                     Elio Genovese 

21 ottobre 2019 Giusy Barbagiovanni

Letture e impressioni “Dall’Alpi alle Piramidi”… con piacere pubblichiamo quella dell’attore e regista teatrale,  Mimmo Cuticchio

Cara Giusy,

finalmente tra un viaggio e l’altro sono riuscito a leggere il tuo “… una vita tra le figure animate”. Mi hai preso per mano, e passo dopo passo fatto vedere il vissuto artistico e poetico della tua vita, grazie.

Ancora grazie per aver ricordato il nostro incontro artistico a Palermo dove si evince la nostra antica amicizia È stato bello sentire parlare di tuo padre che io ho conosciuto e ricordo sempre con simpatia, e di tua sorella Mariuccia, anche lei amica sincera. 

Spero che il tuo libro lo leggano in tanti, specie gli amici del Teatro di figura, io lo consiglierò.

 Mimmo Cuticchio, puparo, oprante, cuntista, attore e regista

Associazione figli d’arte Cuticchio  – Palermo,  5/9/2019

16 ottobre 2019 – Giusy Barbagiovanni

È bello quando un libro continua a essere letto parecchi mesi dopo la sua pubblicazione. E ancora più bello quando suscita emozioni e la voglia di condividerle con l’autore e eventuali altri lettori:

A GIUSY

Brava, bravissima.
Dopo aver letto il tuo libro, oltre ad ammirarti e stimarti ti conosco un po’ più di prima.
La tua vita è stata splendida e lo sarà per sempre….
Augurandoti un mondo di bene, ti dico resta sempre te stessa quale sei.

Con affetto
Giusy Trusso Forgia

15-03-2019 Giusy Barbagiovanni

Riceviamo dalla professoressa Antonietta Sammartano, Presidente onoraria UNIMA, questo interessante contributo:

Dopo Musica e marionette (Ananke 2003) e  Le identità del corpo – Viaggio nell’antropologia della danza. (Ananke 2006), Giusy Barbagiovanni , in questo ultimo lavoro, Una vita tra le figure animate, ripercorre la sua vocazione artistica, che coincide proprio con la sua vita e la accompagna da quando era bambina e ancora non la lascia. Dai primi ingenui, ma autonomi disegni, dalla manipolazione del pongo e poi, via via,dalla sempre maggior consapevolezza dell’interesse per il teatro (giovanissima è già abbonata allo Stabile di Torino), è portata a scegliere, dopo il diploma, gli studi di scenografia. Se già allo Stabile si era imbattuta nei disegni di Emanuele Luzzati, ora, con compagni di corso come Arturo Brachetti, va ad approfondire i rapporti fra segno, forme,simboli e antropologia. Le bambole, in tal senso, offrono un campo inesauribile di ricerca e confermano un suo antico amore. Sarà facile poi stabilire un nesso fra la bambola e la marionetta,”quello che è la marionetta, nel suo valore simbolico più profondo : un oggetto magico che ci trascina in uno spazio dove non esiste più confine tra il reale e il sogno…”. Il rapporto di Giusy Barbagiovanni con le marionette è affascinante, perché l’autrice ripercorre tutte le sue scoperte, dai “pupi” siciliani di Mimmo Cuticchio e degli altri pupari storici, al rinato incontro a Torino con le marionette Lupi e Gianduja, la stupefatta ammirazione per artisti come Jiri Trnka. E’ un percorso che si intreccia con la musica colta e raffinata, che scopre un’altra faccia del teatro, che apre a mondi sconosciuti e quasi misteriosi. Non paga di queste esperienze Barbagiovanni si è cimentata anche con le incisioni e inoltre ha dato vita a un’altra forma espressiva, quella del “libro animato”, o “libro d’artista”, creando una collana di libri d’artista: “Arteatrale”dove la fantasia si sposa con gli strumenti più vari, fra  i quali predomina il tessuto.  Il tessuto come “metafora della creatura umana e del creato”, torna con squisite valenze culturali nei “teatrini”, per interpretare, fra le varie opere, La Turandot di Puccini o il Flauto magico di Mozart. Il Flauto magico è anche il soggetto, fra gli altri, delle raffinate e sorprendenti “Wunderkammer” a cui dedica la sua creatività Barbagiovanni. Sono preziose ed elaborate interpretazioni di opere liriche, realizzate con lo spirito tardo-rinascimentale che le aveva ispirate, e raccolgono, in una sorta di “scatola delle meraviglie”, gli elementi di suggestione relativi all’opera che si vuole ricordare. Insieme alle “sculture-Teatro” queste “Wunderkammer”costituiscono un piccolo prezioso museo dell’opera lirica. Non poteva mancare  in una ricerca così ricca l’interesse per il Teatro d’ombre, che Barbagiovanni ha utilizzato anche nella sua attività di docente, suscitando, oltre l’interesse storico ed estetico, anche le capacità comunicative e creative dei suoi allievi. Quello che sorprende in questo percorso artistico così ricco e multiforme, è la gratitudine e il ricordo che Giusy Barbagiovanni esprime, nel raccontare la sua vita di artista, nei confronti di tutti coloro che ha incontrato, insegnanti, professori, colleghi, artisti o cultori del teatro. Sembra quasi che l’eccezionale espressione del la sua personalità creativa le sia stata trasmessa in gran parte dai tanti stimoli ricevuti. Un segno di generosità piuttosto inconsueto nel narcisistico mondo degli artisti, che ci fa amare ancora di più questo prezioso documento e la sua autrice.    

08-10-2018 Giusy Barbagiovanni

I lettori continuano a esprimere le loro emozioni:

Ho letto con interesse e piacere il libro di Giusy Barbagiovanni “… una vita tra le figure animate”. Il suo muoversi tra il sogno e la realtà (quale fra i due è più vero?), l’amore per gli incontri e le opportunità che la vita le ha offerto e che ha saputo cogliere per arricchire ed approfondire la voglia di conoscenza. Con volontà, tenacia e determinazione ha nutrito e fatto crescere le sue passioni facendole diventare un tutt’uno con la sua vita. “Non smettere mai di sognare… solo chi sogna può volare”.

Severina Caccia

Il libro incanta e commuove portandoci in quel mondo magico dove il sottilissimo confine tra reale e irreale permette all’anima del lettore di prendere fiato.

Anna Cuttica

Il libro di Giusy Barbagiovanni si percorre velocemente per la piacevolezza della scrittura e la varietà degli argomenti. L’autrice ci introduce nella Wunderkammer della sua vita, svelandoci i suoi molteplici interessi e ambiti di studio e rendendo possibile scoprire anche nella sua concretezza e nelle sue relazioni il dipanarsi della vita di un’artista.

Silvia Ciliberti, dottoressa in Lettere Moderne e in Beni culturali archivistici e librari

Nonostante la complessità degli argomenti trattati, il testo risulta non solo interessante e piacevole ma scritto con stile chiaro, tanto da invogliare il lettore non solo a non smetterne la  lettura, ma anche a riflettere sul mondo delle marionette, dei pupi e dei burattini, che non sono solo divertimento ma espressione di “altre culture”. Ammirevole il tempo e la passione dedicata da Giusy Barbagiovanni all’esposizione degli argomenti. Ciò che la anima è l’ansia di accrescere il suo sapere, di sperimentare sempre nuove tecniche. In questo viaggio nei meandri delle arti “minori” non manca il suo amore per la mamma, definita “una creativa autodidatta con una straordinaria manualità” e per la sorella, valido supporto in questo suo arduo cammino artistico che è una commistione di tecniche e conoscenze, ansia di sapere e di sperimentare.

Marro Maddalena, ex docente

05-10-2018 Giusy Barbagiovanni

Su TorinoSette, interessante articolo di Bruno Gambarotta sulla mostra che ha accompagnato il libro.

03-07-2018 Giusy Barbagiovanni

continuano a arrivare contributi, ecco quelli di:

Annamaria Bertolino, docente: Giusy Barbagiovanni riflette sulle sue esperienze di studio, di lavoro, di vita e ci invita a riflettere: le storie e l’arte ci accompagnano, non siamo mai soli, siamo “umanità”, un po’ draghi un po’ cavalieri, principesse o mendicanti. Ci mostra che il legno di cui sono fatte le marionette è solo il tramite per racconti di anime, di persone vere, incarnate. L’intelligenza e la pazienza della tessitrice rivelano il disegno della vita attraversata da fili colorati e vivaci, da incontri “nodali” che la impreziosiscono e la rendono unica. Una bella prospettiva. Grazie cara Giusy!

Lidia Randazzo, ex docente: il libro di Giusy Barbagiovanni è un’ autobiografia quasi poetica. L’ artista racconta la sua vita e i suoi incontri con tale precisione ed entusiasmo da coinvolgermi piacevolmente.

Cetti Giuffridaex docente: Giusy Barbagiovanni, artista dagli interessi poliedrici, dotata di fervida creatività, è riuscita, con il suo libro, a trascinarmi in un mondo di dolci ricordi d’infanzia e di esperienze artistiche particolari, svelandomi la dimensione magica e talvolta “sacra” delle marionette, dei burattini, delle bambole e dei pupi. Durante la lettura colgo il suo vivo interesse per “l’altro”, per le culture “altre” del mondo e anch’io ne rimango affascinata.

Anna Maria Ficco, consulente filosofico: con bella scrittura Giusy si racconta in “…una vita tra le figure animate” rivelando pienamente i tratti che già conoscevo dai suoi testi precedenti: la precisione sapiente dell’artigiano e la grazia del vero artista. Si, grazia e saggezza: infatti, pure nella luminosa levità delle figure e delle rappresentazioni evocate nel testo, non viene mai a mancare la profondità da cui prendono vita e spessore. In questo nuovo libro Giusy ci fa incontrare soprattutto il soggetto narrante nel suo cammino esistenziale ed artistico, mescolando i volti delle persone significative che l’ hanno accompagnata con le figure animate che lei stessa ha fatto nascere dopo una gestazione fatta di uno studio vasto e attento, unito a una pratica artistica sempre coltivata e affinata. La lettura di questo nuovo libro mi ha permesso di constatare una volta di più come sia vero che il centro magmatico e creativo dell’uomo si trovi nell’esperienza vitale dei singoli individui resa consapevole e “distillabile” in forma artistica da una mente talentuosa e un cuore puro, disponibili all’impegno e alla sfida, come quelli della mia amica di sempre: Giusy Barbagiovanni.

Anna Maria Noto Cannizzo, ex docente: quando arrivi all’ultima pagina del libro di Giusy Barbagiovanni “…UNA VITA TRA LE FIGURE ANIMATE” ti sembra che stai uscendo da un sogno. In realtà vorresti rimanere ancora in compagnia dell’artista che ti prende per mano e ti conduce attraverso i meandri delle sue opere dove, come dice Massimo Centini, si assiste alla “fusione delle proprie conoscenze con l’illimitato apporto delle sue genialità”. Impossibile non rimanere colpiti dall’entusiasmo per la sua continua ricerca del nuovo o comunque di tutto ciò che accresce il suo desiderio di rinnovarsi. Impossibile non rimanere toccati dal commovente affetto per i suoi e per sua sorella Mariù. Giusy Barbagiovanni è come il cuore pulsante di una stella le cui braccia conducono verso un nuovo fantastico accattivante mondo legato alle arti figurative e in particolare alla teatralità delle marionette studiate nei vari paesi orientali. Questo  suo interesse “per le culture ‘altre’ del mondo” la porta ad affermare: “Il fascino per ‘l’altro’ che pur essendo diverso da noi, in qualche modo ci appartiene”. Si rimane coinvolti e scatta un brivido di emozione quando Giusy, nel suo impegno come docente, avendo “sempre cercato di stimolare gli allievi a divenire essi stessi protagonisti, esercitando attività e iniziative che li portassero ad apprendere,  a modificare i loro comportamenti, a fare scelte”, esclama: “Non solo marionette ma anche pedagogia, che passione!”. Nel racconto “I figli del Drago” riferendosi ai “segreti delle arti” che il tempo ha fatto dimenticare , si legge: “Tuttavia, ancor oggi, nel cuore di alcuni uomini, palpita una scintilla di quel fuoco sacro, che li spinge a forgiare la materia in miriadi di forme”. In “Miriadi di stelle” Grande Vecchio si stacca dalla tribù degli Uomini Antichi in quanto i discendenti “avevano dimenticato i grandi Riti, le leggi degli Antenati: la loro anima era muta”. E quando Grande Vecchio si siede per riposare, gli viene sussurrato : “Il Grande Artefice ha creato le mani degli uomini affinché la loro anima non restasse muta”. Questa è la missione di coloro che, come Giusy Barbagiovanni,  fanno dell’Arte la loro ragione di vita e che generosamente la condividono con tutti noi. Grazie Giusy!

28-06-2018 Giusy Barbagiovanni

Altri interessanti interventi:

“Nel  poliedrico percorso artistico, ricco, gioioso e giocoso, con originali opere plasmate d’amore e di certosina precisione, Giusy Barbagiovanni ha saputo creare ed offrirci un fantastico mondo di poesia. Un dono prezioso.”
Francesco Geninat Cosatin. Ex direttore della Real Palazzina di Caccia di Stupinigi

“Come esperto fruitore di vecchi tessuti, ricami, stoffe etniche e non, ho ritrovato nelle pagine del libro di Giusy Barbagiovanni: amore, competenza e sensibilità creativa nella trasformazione artistica di questi affascinanti materiali.”
Massimo Balbo

25-06-2018 Giusy Barbagiovanni

Riceviamo dalla dott.ssa Ivana Bosone questo contributo:

Trovo molto interessante il libro di Giusy Barbagiovanni “…Una vita tra le figure animate”, nel suo modo di delineare il percorso formativo e interiore dell’artista e tanto più gradito in quanto quello dell’arte è, devo ammetterlo, un mondo a me in gran parte sconosciuto.

10-06-2018 Giusy Barbagiovanni

riceviamo l’interesante contributo di Patrizia Beck, donna dagli innumerevoli e molteplici interessi:

Nel libro di Giusy “…una vita tra le figure animate “ ho ritrovato tutte le Sue passioni: l’arte, la scenografia, le marionette, i miti, la lirica, l’India, la Sicilia, la ceramica, la stoffa, l’insegnamento, il teatro ed altro e tutto in lei emana: passione, conoscenza approfondita delle materie, creatività, sogno; l’essere una vera artista mai paga di scoprire, studiare, sperimentare; la scrittrice attenta ed entusiasta nel poter esprimere ciò che l’anima ha catturato e regalarlo a sua volta al pubblico attraverso le sue opere.
Voglio così poterla ringraziare per questo suo libro e grazie per aver mostrato tutte queste parti meravigliose di Lei.
C’è una foto che riprende Giusy nel 1989 mentre scolpisce la marionetta durante l’atelier di Kuruma Ningyo, il suo volto, il suo impegno, la postura attenta ed elastica, la sua concentrazione questo è, in parte, il metro che misura la sua serietà nel lavoro, da sempre; il colore, il sogno e il gioco, l’incanto, sono le sue doti magiche con cui sa “condire” le sue opere e la sua vita.
Grazie Giusy 
Patrizia  Beck

22-05-2018 Giusy Barbagiovanni

riceviamo e volentieri pubblichiamo l’intervento della dottoressa Maria Carla Prette, autrice di numerosi testi di educazione artistica:

“Il libro di Giusy Barbagiovanni é stupefacente per la ricchezza e l’originalità dei contenuti. Una lettura non solo gradevole, ma istruttiva, perché ci trasporta in una dimensione della creatività umana raramente esplorata”.
                   Maria Carla Prette