Debora Brera

È nata a Pavia agli inizi degli anni 90. Ha sempre avuto una passione per la lettura, che è sfociata poi in quella per la scrittura. Da adulta ha continuato a scrivere ma in segreto, raccogliendo tutte le poesie per sé fino ad oggi, giorno in cui ha deciso di mettersi in gioco. Lavora nel mondo assicurativo nella metropoli di Milano dal 2013 e oltre alla scrittura ha come hobby la cinofilia e pratica Agility con il suo meticcio Shadow.

 

Sebastiana Fortuna Buscemi

Sebastiana Fortuna Buscemi è nata a Castellammare del Golfo (TP) il 7-2-1932. Ha vissuto a Palermo, dove ha compiuto i suoi studi. Per 40 anni ha vissuto a Enna, città in cui ha svolto la sua attività di insegnante.
Da molti anni si dedica alla poesia in lingua e in dialetto e alla narrativa. Ha partecipato a numerosi concorsi letterari nazionali e internazionali, riscuotendo premi e apprezzamenti dalle giurie. Ha ricevuto la nomina di Professionalità Poetica dalla Accademia Internazionale “Dafni” di Agrigento, dall’Accademia Universale “Neapolis” di Napoli, dalla Editrice H.S. Helèna Solaris di Milano e dal Centro Europeo di Cultura di Roma. Molte delle sue poesie sono presenti in alcune Antologie, Riviste e Settimanali culturali. Sue sono le raccolte di poesie “Immagini e realtà”, “Granelli di sabbia”, “Una vita, un amore”.

Claudia Burrafato

Claudia Burrafato è una donna, ragazza e bambina di 35 anni, nata nell’estremo sud della Sicilia, tra le dune di sabbia del piccolo “Sahara della Marza” come scriveva Luigi Capuana.
Si è laureata alla triennale di Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Catania e svolto gli studi presso l’Università francese della Savoie. Ha concluso gli studi magistrali all’Università di Torino, città in cui vive e svolge la professione di insegnante. Ha partecipato a numerosi concorsi letterari e vinto premi e menzioni speciali. Scrive poesie, storie per bambini e racconti. Svolge attività di clown-terapia, ritaglia e crea fiori di carta.
Con Impremix Edizioni è la sua prima e vera pubblicazione.  

Rocco Campochiaro

Nasce a Potenza nell’autunno del 1973. Appassionato di motori e automobili, entra a far parte della Polizia di Stato nel 1993, prestando servizio al Reparto Mobile di Taranto fino al 1995. Sono quelli gli anni in cui riscopre la grande passione per la lettura prima e la scrittura dopo, che coltiverà nel tempo fino ad arrivare ai giorni nostri.
Nel 2008 realizza il sogno della sua carriera professionale, diventando Istruttore di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato, una qualifica che gli permetterà di collaborare con diverse società del settore nella stesura di svariati contributi volti a migliorare la cultura alla Sicurezza Stradale. Dal 1995 è in forza alla Questura di Torino ed in effettivo servizio al Commissariato Centro, dove oggi ricopre un incarico di addetto alla Segreteria e agli Affari Generali.
Dal 2010 è impegnato a seguire in prima persona ogni tavolo di contrattazione a tutela degli operatori di Polizia, in quanto Segretario Provinciale di una delle più importanti organizzazioni sindacali del Corpo. È alla sua prima pubblicazione ufficiale.

Eugenio Calvi

Eugenio Calvi, torinese, avvocato e psicologo psicoterapeuta, è stato presidente della Società Italiana di Psicologia e, successivamente, del primo Consiglio dell’Ordine degli psicologi del Piemonte. Ha coordinato la Commissione per la redazione del Codice deontologico degli psicologi italiani. È stato docente a contratto di deontologia alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Torino.
Ha pubblicato “Il ruolo dello psicologo” (1989), “Il codice deontologico degli psicologi italiani commentato articolo per articolo” (1999), “Lo psicologo al lavoro” (2002). Nell’ambito della narrativa è autore di “Golpe d’agosto” (2006), “Delitti sotto la Mole” (2008) e Impremix Edizioni Visual Grafica “1976: complotto in Sardegna” (2016).

 

Franco Canavesio

Mezzo veneziano e per l’altra metà sabaudo, ingegnere prestato alla poesia, ama l’arte e la musica di ogni genere. Suoi versi compaiono in numerose antologie e sono ospitati regolarmente sul foglio di poesia torinese Amadomio. Del 2018 il catalogo della Mostra antologica L’anima Sognante vede le sue poesie affiancate ai dipinti dell’artista Martha Nieuwenhuijs, un sodalizio consolidato sin dalla precedente pubblicazione, Canti e Incanti (2015). Del 2019 le raccolte di versi Risonando con gli amici e Custode del giardino con la prefazione di Mario Marchisio. Di lui hanno scritto Cristina Codazza, Alessandra Paganardi, Marvi del Pozzo, Alfredo Rienzi, Stefano Vitale.

 

Valter Cannelloni

Valter Cannelloni è nato a Roma il 3 maggio 1958. Laureato in lettere presso l’Università “La Sapienza” di Roma con 110 e lode, ha collaborato in gioventu con il quotidiano sportivo “Olimpico”, con il quotidiano “L’Av-venire” e con l’Ufficio Stampa del Ministero dell’Interno.
Per trent’anni ha insegnato materie letterarie presso le scuole medie di Roma. Nel 2007 ha pubblicato il testo “Ciak si gioca” e, con il Gruppo Albatros-il filo, nel 2021 il libro “Roma in celluloide” e nel 2022 l’opera “Ciak si gioca 2”.

Rosanna Caraci

Giornalista professionista, è nata a Torino. Ha lavorato per più di venticinque anni nelle redazioni di alcune tra le più seguite emittenti televisive regionali, tra le quali Rete Sette e Telestudio, occupandosi di cronaca e politica istituzionale e conducendo in prima serata il telegiornale oltre a trasmissioni di approfondimento in diretta. Ha collaborato con Torino Cronaca Qui curando le notizie dal mondo della scuola ed è stata tutor del laboratorio tv del master di Giornalismo dell’Università di Torino. Oggi si occupa di comunicazione politica. Scrive racconti. Vive in città e il tempo libero lo trascorre tra la passione per la fotografia, i libri, i preferiti sono quelli di Abraham Yeoshua e David Grossman, di Mo Yan e di Mishima, di Italo Svevo e Leonardo Sciascia, e le passeggiate con il suo cane Luna.

Stefania Lina Cargnel

Stefania Lina Cargnel è nata a Pieve di Cadore, paese natale di Tiziano Vecellio, nel 1974. Diplomata all’Istituto magistrale G. Renier di Belluno, ha scelto di collaborare con l’azienda familiare di lavorazioni occhiali fino al 1998, anno in cui è nata la sua prima figlia. Nel 2012, dopo aver cresciuto i suoi tre figli, ha deciso di dedicarsi interamente al lavoro che aveva sempre sognato di fare: l’insegnante di scuola primaria.
Dal 2009 ha iniziato con i suoi primi scritti, esigenza nata in un momento particolare della sua vita nel quale tutto è stato rimesso in discussione, non ultima la sua vita personale. Le sue giornate trascorrono tra gli splendidi paesaggi delle Dolomiti, dal maestoso Antelao, cima più alta del Cadore, al Monte Pelmo, altrimenti detto “Il caregon del Signor”, al quale ha dedicato brevi versi, alle Tre Cime di Lavaredo.
Amante delle passeggiate nei boschi e in alta montagna, pratica lo yoga e predilige la lettura di romanzi, saggi e poesie. Considera l’arte come motore del mondo e si dedica, quando possibile, alla conoscenza di vari periodi artistico/pittorici partecipando a mostre e conferenze sul tema. Ha pubblicato nel 2018 con Apolo Edizioni, la sua prima raccolta di poesie “Amore a perdere”.

Maria Teresa Carpegna

Maria Teresa Carpegna è nata a Giaveno, abita in una borgata sopra Coazze e lavora nei libri da sempre. Ha tenuto col marito la libreria L’isola del libro per molti anni; si dedica alla cura dei testi come editor e insegna in corsi di scrittura narrativa. Ama scrivere racconti, di cui ha pubblicato una piccola parte nella raccolta In un semplice giorno d’inverno, Impremix Edizioni Visual Grafika. La strana vita dell’editor di montagna è il suo primo romanzo.

Barbara Castellaro

Nata a Ivrea nel 1976. Dopo la laurea in Lettere, conseguita presso l’Università degli Studi di Torino con una tesi su Guido Gozzano, ha svolto attività di ricerca e selezione delle Risorse Umane. Nel 2002 ha curato, presso la Olivetti di Ivrea, la scelta delle opere e del catalogo della mostra “55 artisti del Novecento dalla raccolta Olivetti”, in collaborazione con Renzo Zorzi. Giornalista pubblicista, è stata responsabile delle attività relazionali con le istituzioni per Confindustria Piemonte. Attualmente è responsabile dell’ufficio di comunicazione dell’Assessorato alle Politiche sociali, della famiglia e della casa della Regione Piemonte. Nel 2007 ha pubblicato “Ramblas” e nel 2009 “Le voci del silenzio” ed “Era più bianca la neve” (con Marco Travaglini).

Liliana Carrillo Bay

Liliana Carrillo si è trasferita in Italia dall’Argentina nel 1986 all’età di 34 anni. Adolescenza e gioventù le ha vissute tra dittature militari e poteri autoritari politici e sociali.
Preferisce però fare riferimento a quei momenti della sua vita che per lei hanno significato creatività, allegria, progettualità, bellezza, cambiamento. Per esempio, la nascita dei suoi quattro nipoti, i suoi viaggi in Patagonia, lo spostamento in Europa, l’incontro “dal vero” con la pittura italiana.
Per vivere la sua “seconda vita” ha scelto il Piemonte, terra della famiglia materna. È in ricordo del suo nonno, dal quale ha avuto le prime “lezioni” di apprendimento laboratoriale, che in questa pubblicazione si presenta anche con il cognome italiano.
Ogni volta che può, si dedica a fare lunghi giri in bicicletta e a seguire con passione rugby, gare di moto, cinema, letteratura… e a mettere un po’ di arte e leggerezza nella sua personalità, segnata dalla nascita da un bisogno inesauribile di autonomia e da uno spirito fin troppo critico.
Subito dopo gli studi in storia ha lavorato come ricercatrice del Consejo di Investigaciones dell’Università di Rosario e come docente di istituti d’insegnamento superiore. In Italia si è dedicata ad attività educative e formative nel campo dell’educazione ambientale e attualmente conduce ricerche e percorsi formativi per docenti riguardanti problematiche socioambientali.
Ha realizzato numerose pubblicazioni in ambito lavorativo prima e dopo il 1986. Questo percorso bibliografico può leggersi come un lavoro metariflessivo dell’autrice sulla costruzione di conoscenza, oltre che come insieme di spunti per scoprire o rileggere alcuni autori e studi sull’evoluzione del pensiero.

Da un’intervista di Carla Gagliardi