15 gennaio 2020 Maria Teresa Carpegna

Riceviamo dalla dott.ssa LuisellaUrietti questo contributto che volentieri pubblichiamo:

Leggendo questo libro ho avuto la sensazione di spalancare la finestra su una soleggiata giornata invernale: aria frizzante, neve sugli alberi e odore di aghi di pino. 

Sensazioni semplici e forti, che spesso ci portiamo dentro dall’infanzia e che ci seguono per tutta la vita.

E così, accompagnata da questa luce, ho seguito i molteplici protagonisti, impegnati in varie faccende e dilemmi. Racconti molto differenti fra loro, per questo ancora più apprezzabili e speciali. Discreti, gentili e sinceri mi hanno tenuto compagnia per parecchie sere, fino a quando ho controllato quanti ne rimanevano… solo più uno.

Erano tanti anni che non provavo il desiderio che un libro non finisse, che ci fosse ancora qualche pagina…

Sono certa che la semplicità sia fra le qualità umane più imporranti: ci permette di godere di quei momenti intensi, letti o vissuti, che lasciano un segno dentro di noi. Non sono solo  parole, ma descrizioni di ambienti e paesaggi nei quali si muovono le emozioni di “viaggiatori” di varia natura (lettori, scrittori e personaggi narrati), tutti alla ricerca di quel qualcosa che ci ci fa battere più forte il cuore e ci fa sentire vivi.

Proprio come una boccata di aria fresca In un semplice giorno d’inverno.